Al via la seconda fase di sperimentazione del codice identificativo nazionale per gli affitti brevi
La Regione pilota è stata la Puglia dove, a partire dal 3 giugno, è partita la prima fase sperimentale della piattaforma digitale relativa alla banca dati delle strutture ricettive e degli immobili destinati a locazioni brevi o per finalità turistiche

Il 13 giugno il Ministro del Turismo Santanché ha annunciato l’estensione della sperimentazione anche alla Regione Veneto.
Dall’attivazione della piattaforma lo scorso 3 giugno, sono stati oltre 1000 i Codici Identificativi Nazionali (c.d. CIN) emessi dalla piattaforma.
Si tratta di una banca dati istituita dalla legge di conversione del c.d. decreto Anticipi (legge n. 191/2023 di conversione del decreto-legge n. 145/2023) per la tutela dei consumatori finalizzata ad integrare gradualmente le banche dati regionali e delle P.A. in modo efficace e sicuro per garantire trasparenza agli utenti e contrastare l’evasione.
I titolari delle strutture e i locatori degli immobili situati nella regione Puglia possono accedere alla piattaforma tramite identità digitale direttamente dal sito web del Ministero del Turismo.
La piattaforma consente di richiedere il codice identificativo nazionale (c.d. CIN), da utilizzare per gli annunci e l'esposizione all'esterno delle strutture e degli immobili.
Inoltre, accedendo alla piattaforma, è possibile visualizzare i dati relativi agli immobili e alle strutture collegate al proprio codice fiscale; integrare le informazioni mancanti e segnalare eventuali modifiche.
La fase di sperimentazione sarà successivamente attivata in altre Regioni e Province, fino a raggiungere, progressivamente, l'intero territorio nazionale entrando pienamente a regime dal 1° settembre 2024.