L’impatto della proroga del vincolo sportivo fino al 2025
Il decreto-legge 89 del 2024, pubblicato il 29 giugno 2024 sulla Gazzetta Ufficiale n. 151, ha esteso il periodo di validità del vincolo sportivo per i contratti esistenti fino al 30 giugno 2025

La Federazione Italiana Gioco Calcio (FIGC) ha subito adattato i propri regolamenti alla proroga, mentre la Federazione Italiana Pallacanestro (FIP) e la Federazione Italiana Pallavolo (FIPAV) hanno deciso di non tener conto della proroga.
La Riforma dello Sport, iniziata nel 2019 con la Legge 86 del 2019, ha avuto un impatto significativo sull'ambiente sportivo. La proroga del vincolo sportivo, che estende la sua validità in alcuni casi fino al 30 giugno 2025, è stata l'ultima novità in questo contesto.
Il d.l. in questione, contenente disposizioni urgenti per infrastrutture, investimenti strategici, processo penale e sport, è stato pubblicato dopo l'approvazione in Consiglio dei Ministri. Questo decreto ha modificato il termine per l'abolizione del vincolo sportivo, spostandolo dal 1° luglio 2024 al 1° luglio 2025.
Le Federazioni Sportive Nazionali devono ora prevedere un premio di formazione tecnica per i primi contratti di lavoro sportivo, come stabilito dalla legge. Inoltre, sono state incaricate di definire i criteri per questi premi, che servono a risarcire le associazioni e le società che hanno contribuito alla formazione degli atleti.
La proroga della FIGC ha implicato modifiche ai regolamenti interni, mentre la FIPAV e la FIP hanno confermato l'applicazione delle regole pre-proroga. La FIP ha deciso di continuare con le normative sullo svincolo come precedentemente stabilite, senza considerare la proroga.
In sintesi, la proroga del vincolo sportivo fino al 30 giugno 2025 ha avuto un impatto significativo sul mondo dello sport, con le Federazioni che si adattano alle nuove disposizioni e regolamenti in vigore.