Vettura impatta contro sbarra metallica in autostrada: nessuna responsabilità dell’ente proprietario dell’arteria viaria

A causare l’incidente è stata, difatti, una spondina metallica persa all’improvviso da un autocarro che precedeva la vettura

Vettura impatta contro sbarra metallica in autostrada: nessuna responsabilità dell’ente proprietario dell’arteria viaria

Vettura impatta contro una sbarra metallica, di circa tre metri, presente sulla carreggiata di un tratto stradale: nessuna responsabilità addebitabile all’ente proprietario e custode dell’arteria viaria. Ciò perché si è appurato che l’incidente si è verificato per avere un autocarro, che precedeva la vettura, perso all’improvviso una spondina metallica. Legittimo, secondo i giudici (ordinanza numero 25079 del 18 settembre 2024 della Cassazione), addebitare l’episodio ad un caso fortuito. In aggiunta, poi, vien e anche rilevato che la spondina è stata poi spostata, onde evitare pericoli agli altri veicoli in transito lungo il tratto autostradale. Inutili le obiezioni proposte dall’automobilista e mirate ad ottenere un risarcimento per i danni riportati alla vettura. Per i giudici non ci sono dubbi: la condotta del terzo – in questo caso, l’autocarro – va ritenuta quale caso fortuito, idoneo ad interrompere in nesso di causalità tra il fatto (la custodia) e il danno. Per maggiore chiarezza, comunque, viene ribadito che anche il custode di una strada aperta al pubblico transito risponde delle alterazioni di essa, a meno che non provi che, per il carattere improvviso della modifica delle condizioni originarie, non sia stato inesigibile un intervento tale da scongiurare, per quanto possibile, le conseguenze potenzialmente dannose di tale modifica. Ragionando in questa ottica, è emersa, grazie alla ricostruzione della dinamica del sinistro, la repentinità dell’immutazione dello stato dei luoghi della cosa custodita, tale da elidere, quale fortuito inevitabile, il nesso con quest’ultima e, di conseguenza, l’oggettiva responsabilità del custode.

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