Caduta durante la lezione di educazione fisica: esclusa la responsabilità della scuola

Per poter richiedere un risarcimento alla scuola per infortuni subiti durante una gara svoltasi all'interno della struttura scolastica nell'ora di educazione fisica la legge prescrive specifici requisiti.

Caduta durante la lezione di educazione fisica: esclusa la responsabilità della scuola

A seguito di un infortunio subito durante una partita di rugby tenuta nell’ora di educazione fisica, una studentessa chiedeva il risarcimento dei danni subiti al Ministero dell’Istruzione e all’Istituto scolastico.

Il Tribunale rigettava però la domanda, decisione confermata poi anche in sede d’appello. La ragazza ha impugnato la decisione in Cassazione, senza però avere successo.

La S.C. ha infatti confermato l’insussistenza della responsabilità dell’Istituto scolastico secondo quanto previsto dall’art. 2048 c.c. La norma infatti richiede un fatto costitutivo, che va provato dal danneggiato, e un fatto impeditivo, cioè l’impossibilità di evitare il fatto nonostante la predisposizione di tutte le idonee cautele, che va provato dalla scuola.

Nel caso di specie, correttamente i giudici hanno sottolineato che non si trattava di una partita di rugby, bensì di un esercizio di educazione fisica consistente nel simulare una fase di gioco all’interno della palestra, precisando che «si bloccava la persona, ma non c’era placcaggio». Inoltre, un istruttore di rugby aveva adeguatamente illustrato l’esercizio agli alunni, ed era rimasto presente durante lo svolgimento dello stesso, unitamente a tre insegnanti (Cass. civ., sez. III, ord., 25 luglio 2024, n. 20790).

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